Targhetta della regione per le stufe

Buongiorno a tutti,
ho un quesito da porvi poichè chiedendo sia a CAT che ai rivenditori ho ottenuto solo pareri discordanti e non so che fare..
Credo sappiate tutti che nell’ottobre 2014 è uscita la legge che obbliga i possessori di stufa a pellet ad avere libretto e bollino o targhetta come per le caldaie a gas,il mio problema è che ho installato da me una ginevra piazzetta nel dicembre 2013 con prima accensione nel gennaio 2014 effettuata da un tecnico piazzetta.Abbiamo usato una canna fumaria già esistente e mai utilizzata dove abbiamo incanalato tubi nuovi marcati cee,però tutto fai da te.Ora,provando ad informarmi qua e là mi sento dire da un tecnico cat che la legge vale solo per le installazioni fatte da marzo 2015 mentre dal tecnico piazzetta che invece vale per tutti,però lui non può rilasciarmi il libretto perchè io non dispongo di una certificazione di perfetta regolarità della canna fumaria anche se quando lo stesso mi ha fatto la prima accessione ha detto che tutto funzinava perfettamente…e anche in quel contesto avevo detto che i lavori li avevamo fatti noi…Ora mi chiedo cosa devo fare?Devo ascoltare il CAT oppure il tecnico Piazzetta?Qualcuno mi può aiutare?

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Gaudenzio
Gaudenzio
8 anni fa

Buona sera.
La canna fumaria deve essere realizzata con materiale certificato alla resistenza della temperatura dei fumi, fumi secchi o umidi e nelle pellet la resistenza alla corrosione V2. Chi la realizza deve assicurarsi che il materiale utilizzato abbia le caratteristiche adatte; eseguito il lavoro rilascia, se abilitato, il certificato di conformità, valevole per 10 anni, assumendosene la piena responsabilità per tale periodo. La sua installazione deve essere certificata, occorre richiedere la certificazione di conformità del materiale utilizzato, un installatore abilitato deve provvedere a vericare che sia tutto a norma, rilasciando l’apposito certificato. In caso contrario, per regolarizzare la situazione, va rifatto l’impianto di evacquazione dei fumi da un tecnico abilitato. Non vedo alternative….questo problema si verificherà a tutti coloro che verranno controllati dal tecnico che pulisce le caldaie a gas, incaricato di controllare la regolarità degli impianti e segnalare alla provincia di appartenenza, il quale,in caso di verifica di quest’ultima, darà 60 giorni di tempo per regolarizzare il tutto, se ciò non avverrà nel controllo successivo, applicherà una sanzione fino a € 6.000.
Saluti.
Gaudenzio